domenica 2 dicembre 2007

200 CFA


Si dice che trovare delle monetine per strada porti fortuna. Io non credo molto a queste cose però, nel dubbio, ho sempre raccolto anche i centesimi. Anche se la fatica di chinarsi non valeva così tanto. Questo fino a ieri sera.
Stavo uscendo da uno dei bar illuminati a candele di Bissau. Avevo comprato alcune birre da portare a casa di amici. Mentre rimonto in macchina, alla luce della mia pila, vedo una moneta di 200 FCFA in terra. Stavo per raccoglierla, poi cambio idea. Sicuramente chiunque fosse passato dopo di me, ne avrebbe avuto più bisogno. Sono rimontato in macchina e ho riflettuto sulla cosa. La mia non è stata una considerazione caritatevole o generosa, è stata piuttosto razionale.
Cerco di adattarmi alla scala di valori materiali di dove mi trovo, ma non sarà mai la mia. Come non saranno mai mie le priorità che le persone hanno ogni giorno. Questo è solo un esempio, ma è la realtà. Spero che quei duecento franchi portino fortuna. Ce n'è bisogno.

sabato 10 novembre 2007

Il giardino d'Africa


Così veniva chiamata la Guinea Bissau, negli anni della dominazione portoghese. Le ampie vie di Bissau erano affiancate da file di alberi e le piazze avevano aiuole piene di piante. I portoghesi ci tenevano a conservare quella città-porto come un posto gradevole e ordinato. La Guinea portoghese era un posto strategico, insinuata com'era nelle colonie francofone.
Oggi come ieri, la Guinea Bissau è una piccola nazione lusofona, dove non si parla il portoghese per le strade, ma piuttosto il criuolo, una lingua nata dalla mescolanza della lingua portoghese con le lingue africane della zona. I portoghesi se ne sono andati da una trentina di anni e sembra che nessuno si sia più preoccupato di conservare quello che di bello era stato costruito. Le vecchie case coloniali cadono a pezzi e le strade sono piene di buche.
Gli abitanti sono poco meno di un milione e mezzo, su una superficie pari a quella della Svizzera. Poco per essere una nazione africana, soprattutto se le tue uniche ricchezze sono le piantagioni di riso ed anacardio, insieme ad un mare pescosissimo. Purtroppo i guineensi non posseggono una flotta e vendono le licenze per pescare agli stati europei ed ai giapponesi. Con questo ricavano il 40 % del loro PIL.
Diciamo che non sono messi propriamente bene...
Posto piccolo, piccoli problemi. Per la Guinea questa considerazione non vale proprio.
Ci sarebbe molto da fare, mi accontenterei almeno di capire le cause che impediscono la possibilità di un percorso di sviluppo.
Non arriverò a tanto.
Però qualcosa posso impararlo. Vivere con poco e sorridere spesso.
Un tempo era così anche dalle mie parti...

sabato 3 novembre 2007

Sono a Bissau...


... e apro un blog. Sembra strano ma è così. "Bella mi' Castiglioncello" è un pò un modo di dire, inteso come "Ma dove sono finito!?", facendo riferimento alla bella località marittima vicino a Livorno. Frase che forse mi capiterà di pronunciare nei momenti di smarrimento durante questi 10 mesi in Africa Occidentale.
Comunque per ora non mi lamento, tutto bene. Ogni cosa è una nuova conoscenza.